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VI EDIZIONE DEL SATURNIA FILM FESTIVAL: UNA MANIFESTAZIONE SEMPRE PIU’ IN CRESCITA

di Paolo Micalizzi

Il “Saturnia Film Festival” cresce sempre di più, grazie alla passione per il cinema e la capacità organizzativa di Antonella Santarelli, che ne è la Presidente, e del regista  Alessandro Grande che ne è il Direttore Artistico. Due persone conosciute anche in ambiente Fedic, dove Antonella Santarelli fa parte del Cineclub Corte Tripoli Cinematografica e fa anche parte da alcuni anni  della Giuria del cortometraggio del Premio Fedic  che viene attribuito come Premio collaterale alla Mostra di Venezia  e Alessandro Grande è Docente di Regia e Sceneggiatura allo Stage Fedic organizzato a Calci(Pisa) da Corte Tripoli Cinematografica.

Quest’anno il Saturnia Film Festival si è avvalso della collaborazione di Davide Madeddu , che ne è il Direttore logistico, che ha contribuito all’accoglienza  perfetta in tutti i sensi.  Il programma è stato ricco di proposte relative ai cortometraggi in Concorso ma anche ai lungometraggi. Nove erano i cortometraggi selezionati per il Concorso ed  Il premio , come miglior regia, è stato attribuito a “Old Tricks”(Bulgaria/Italia) di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov, una commedia incentrata sulla noia, quella che colpisce Nonno e Nonna in tempi di clausura e isolamento e che si rivela pericolosa. Ad assegnarlo, una Giuria prestigiosa presieduta da Paolo Orlando e composta da Mario Mazzetti, Manuela Riva, Mirella Cheeseman  che ha così motivato la sua scelta: “Questo cortometraggio ci ha sorpresi per la struttura narrativa che potremmo definire geniale.  Ci ha affascinato per la fotografia, asciutta e realista, perfetta per immergerci nel contesto e per i bravissimi interpreti, capaci di farci vivere una sfida contro la noia…all’ultimo sangue”. Per la migliore sceneggiatura il premio è stato appannaggio  di “The Rights Words”(Francia), di Adrian Moyse Dullin, con protagonisti due fratelli minorenni, Kenda e Madhi,  che si umiliano a vicenda sui social media. Motivazione della Giuria: “C’è tanto da amare in questo film, dalla recitazione alla regia. La location e un time-lock serratissimo contribuiscono all’energia effervescente  dell’opera, che con i suoi richiami alle tragedie e commedie shakespeariane e un anti-eroe enigmatico ci ha fatti sentire parte  della storia invece che semplici spettatori”. La Targa per il miglior cortometraggio d’animazione è andato a “Caramelle”(Italia) di Matteo Panebarco, un racconto dal legame affettivo fortissimo che unisce tre generazioni che la giuria ha apprezzato come “un lavoro di grande qualità stilistica e narrativa, capace di concorrere con progetti internazionali”. Il premio internazionale è stato attribuito a “Split Ends”(Iran), di Alireza Kazemipour, cortometraggio imperniato su una ragazza calva e un ragazzo dai capelli lunghi convocati dalla Polizia morale iraniana. Lei mentre guida si è tolta l’hijab, ma si è rasata a zero e ritiene di poterne fare a meno. Lui ha i capelli lunghi e le telecamere di sorveglianza lo hanno scambiato per una donna. Dal confronto in caserma, sottolinea la motivazione della giuria, emerge il senso dello scontro culturale in atto in un Paese dove le aspirazioni  dei giovani sono schiacciate da un potere tanto opprimente quanto sordo a qualsivoglia istanza di progresso. Per il riconoscimento italiano è stato premiato “Il barbiere complottista” di Valerio Ferrara. Protagonista un barbiere  di un quartiere popolare di Roma  che crede nelle teorie del complotto. Nessuno, sia in famiglia che nel lavoro, lo prende sul serio  finché non viene arrestato dalla polizia. Per la giuria, una parabola che l’autore restituisce con sapiente costruzione narrativa, ben servita da felici scelte registiche, delineando una mini-commedia umana.

Per i lungometraggi il Premio è stato attribuito al film “Margini” di Niccolò Falsetti, un  film relativo alla generazione Punk. Protagonisti tre amici che pur essendo senza una lira sperano, e si adoperano in tutti i modi per essere chiamati a partecipare ad un Concerto della Band  americana Defense, ma il loro sogno  fallisce. Allora decidono di organizzarlo a Grosseto, ma trovano difficoltà nel reperire il locale, l’impianto acustico ed i soldi per il trasferimento.  Un’impresa piena  di ostacoli , tanto che uno di loro come il Moraldo del film “I vitelloni” di Federico Fellini, abbandona tutto per cercare maggior fortuna a Roma mentre gli altri due s’interstadiscono a continuare il loro sogno Punk nella  loro città girandola in macchina urlando la canzone di Massimo Ranieri “ Se bruciasse la città”, come simbolo di libertà. Un film di sogni e musica. Premiati anche i produttori del film Alessandro Amato e Luigi Chimenti “per l’impegno e l’attenzione verso gli esordi e i nuovi autori”.  Questo film era stato presentato a Montemerano(uno dei Borghi in cui il Festival si espande) con una Piazza Castello molto gremita.

Proiezione a Montemerano

Premi anche per il miglior attore a Lorenzo Richelmy per il ruolo di Michele nel film “L’uomo sulla strada” di Gianluca Mangiasciutti e per la migliore attrice a Claudia Gusmano per  il ruolo di Lia in “Primadonna” di Marta Savina. Questa regista è stata poi  premiata per questo suo film d’esordio. Un film è drammatico ambientato in Sicilia durante gli anni Sessanta, ispirato alle vicende di Franca Viola, la prima donna italiana che ha rifiutato  pubblicamente il matrimonio riparatore. “In primadonna”, protagonista è Lia, ragazza di 21 anni che coltiva la terra nonostante sia “femmina” e per l’epoca  sia più adatta che lei stia in casa insieme alla madre e si dedichi alla cura della casa  e delle altre faccende domestiche. Una donna molto bella su cui cade l’attenzione di Lorenzo(Dario Sita),figlio del boss del paese. Lei però rifiuta le sue avances, provocando l’ira del giovane , che decide di rapirla e prendere con la forza ciò che gli è stato negato. Quando a Lia viene proposto il matrimonio riparatore, la ragazza va contro queste regole sociali non scritte e fa qualcosa che in quel periodo nessuno si sarebbe mai immaginato: rifiuta le nozze e decide di portare sia Lorenzo che i suoi complici in tribunale, dove alla fine  testimonierà  e i rapitori saranno condannati. Una complessa tematica di violenza che riguarda anche la realtà contemporanea. Il premio le è stato consegnato dalla regista Miriam Previati  a  nome dell’Associazione “Mujeres nel Cinema” da lei fondata nel 2019 che oggi conta 13.500 donne, e non solo italiane. Un premio anche all’attrice Greta Scarano per essersi particolarmente distinta durante l’anno. Di lei è stato presentato il suo cortometraggio d’esordio “Feliz Navidad”. Un cortometraggio incentrato sulla conoscenza del Babbo Natale da parte di Giulia che per la prima volta va, alla vigilia di Natale, nella casa del suo fidanzato. Omaggiato al “Saturnia Film Festival “ anche il celebre regista fiorentino Franco Zeffirelli in occasione dei 100 anni dalla sua nascita. Un omaggio attraverso il film “Zeffirelli, il conformista ribelle” di Anselma Dell’Olio che ha ricevuto il premio “Donne nel cinema”.

Da sin. Mario Mazzetti, Manuela Rima, Antonella Santarelli, Mirella Cheesman e Alessandro Grande

Un premio del Clorofilla Film Festival poi a ”Discorso sopra i massimi sistemi della produzione cinematografica” di Pietro Angelini. Un premio attribuito “per la capacità di sintesi che fotografa il mondo del cinema in soli 2 minuti con l’invito a riflettere sulla condizione dei lavoratori dello spettacolo  e su quanto l’economia condizioni le scelte artistiche , con l’auspicio di un cinema più ecologico  che in questo caso si declina nel rispetto del lavoro delle persone e in un modus operandi ed etico”.  Ospite del “Saturnia Film Festival” il regista Daniele Luchetti, che ha tenuto una masterclass.

Valerio Ferrara premiato da Daniele Luchetti

Novità del “Saturnia Film Festival 2023” il Premio Art Show, curato da Daniele Pompili,  che ha allestito una Mostra negli Spazi della Fortezza Orsini di Sorano di Grosseto.

Anche la realtà virtuale al Saturnia Film Festival 2023”. L’esperienza VR si è svolta alle Terme di Saturnia, che insieme  al Tuscany Hotel Resort, sono stati i luoghi base del Festival.  E nella prestigiosa  cornice delle Terme si è anche svolta la cerimonia di premiazione ed il Party di saluto del Festival.  A condurre la cerimonia di premiazione il vulcanico presentatore Matteo Nicoletta che con originalità e verve attoriale ha condotto con piglio e comica inventiva tutte le serate del Festival e che in quest’ultima occasione era coadiuvato dalla bella e simpatica attrice Bianca Nappi.

Infine è  giusto sottolineare  che tutto l’impegnativo  Evento è stato organizzato dall’Associazione  Aradia Poductions, nata per unire cittadini , territorio, eccellenze culturali ed eno-gastronomiche, trasformando le piazze dei borghi più belli della Maremma in “Cinema sotto le Stelle”.

Da sin. Matteo Nicoletta, Bianca Nappi, Gianfilippo Cau, Greta Scarano