UNICA 2023 – Cronaca dell’organizzazione di un concorso internazionale
di Jacqueline Pante
Il cortometraggio è, secondo me, la poesia del film: non è semplice concentrare una storia in poco più di 15’ e emozionare con la propria storia il pubblico. E’ questa una della molle che mi ha spinto a avventurarmi nell’organizzazione di un concorso internazionale, con l’amico Carlo Menegatti del Cineclub Amici del Delta del Po, con Anna Quarzi, dell’Istituto di Storia contemporanea, entrambi già esperti dell’UNICA, visto che avevano già organizzato l’UNICA nel 1992 con Rolf Mandolesi. Il gruppo di lavoro non sarebbe completo senza il grande lavoro svolto da Po Delta Tourism con Marcella Bonazza e il supporto morale, digitale ed economico del Presidente UNICA Rolf Leuenberger.
Quattro persone con i relativi pacchetti di lavoro per ospitare 150 persone, 81 film provenienti da 24 nazioni, 3 giurati, tre traduttori di cui due traduttrici, 4 gite, 1 autobus, 22 film da un minuto, un concorso all’interno del concorso con film sulla natura dedicato a Folco Quilici, 5 lingue, e dulcis in fondo qualcosa come 38 gradi.
Ma questi sono solo numeri! Il cuore del concorso sono gli autori, i film, le emozioni trasmesse con le immagini, e le chiacchierate dopo il cinema.
La settimana UNICA, inutile negarlo, è stata intensa, ma appagante. Ho avuto il piacere di salutare vecchi amici, di condividere con l’UNICA quanto grande e produttiva è la FEDIC. La presentazione del lavoro della nostra Federazione ha suscitato molto interesse, soprattutto il collegamento con Venezia e il lavoro con le scuole.
Mi sono divertita a utilizzare le mie conoscenze linguistiche, potendo dare il benvenuto a ospiti di lingua tedesca, spagnola, francese e inglese. Ho anche usato le mani e le gesta, con la delegazione coreana, e con il regista Ucraino arrivato in macchina fino a Comacchio. Gli inglesi hanno apprezzato l’ospitalità, e naturalmente la cucina italiana. Ma questo non solo gli inglesi. L’incantevole, piccola e romantica Comacchio è piaciuta a tutti e il percorso tra i Lidi e Comacchio è diventato dopo qualche difficoltà iniziale, routine.
Mi ha fatto particolarmente piacere poter dare il benvenuto ad un piccolo gruppo di soci FEDIC, alcuni di questi stakanovisti del cinema, sempre presenti a tutte le proiezioni e alle discussioni serali della giuria.
La qualità dei film è stata piuttosto alta, e la giuria non ha avuto vita facile. Due uomini e una donna hanno lavorato sodo. Romy van Krieken, l’olandese, critica cinematografica, ha apprezzato la qualità delle produzioni; Martin Stoll, documentarista e insegnante di comunicazione e cinema a Praga, ha visionato i film con occhio particolarmente critico, e Thomas Schauer, filmmaker e delegato UNICA per la Federazione Austriaca, di professione informatico, ha coordinato il gruppetto. Troverete in questo numero un articolo di Thomas Schauer con le sue impressioni sui film.
Nota dolente: al contrario del 2022 a Locarno, dove l’Italia vinse il premio per il miglior film “Giusto il tempo per una sigaretta”, l’Italia quest’anno non è stata altrettanto fortunata, abbiamo ricevuto attestati di partecipazione, ma nessun premio.
Infine, grazie ad un gruppo instancabile fino all’ultimo, e il supporto di FEDIC e UNICA, con qualche sassolino in pieno svolgimento, siamo stati in grado organizzare un concorso di rilievo internazionale che resterà nella memoria di chi vi ha partecipato.
Serge MICHEL
Rappresentante dell’UNICA presso il CICT e del CICT presso l’UNICA
Vicepresidente della CICT – UNESCO
Il concorso UNICA di quest’anno si è svolto a Comacchio e abbiamo apprezzato la pace e la tranquillità di questa cittadina e il comfort di Palazzo Bellini, dove si sono tenute le proiezioni. Ricordo che il palazzo ha ospitato anche una magnifica mostra dedicata al regista Pier Paolo Pasolini, di cui ricorrevano i cento anni dalla nascita. Organizzata dalla dinamica associazione Amici del Delta del Po con la federazione italiana FEDIC, la mostra è stata inaugurata la mattina dell’apertura del concorso UNICA ed è stata seguita in serata da un commovente omaggio a un grande amico dell’UNICA, il nostro amico Rolf Mandolesi. Il filmato diretto da Günther Haller e le canzoni cantate dalla nipote di Rolf, Marta Mandolesi, rimarranno a lungo nei nostri ricordi.
Grazie a Jacqueline Pante e Carlo Menegatti, e naturalmente al loro team, il concorso del 2023 si è svolto in modo perfetto e la FEDIC ha mostrato la portata delle sue attività e del suo talento.
Vorrei cogliere l’occasione, in qualità di rappresentante dell’UNICA presso il CICT (Consiglio Internazionale del Cinema, della Televisione e della Comunicazione Audiovisiva, un’organizzazione non governativa dell’UNESCO), per sollevare un argomento che è certamente di interesse per la FEDIC: l’emergere dell’Intelligenza Artificiale (IA) e il suo impatto sul cinema. Sulla strada per Comacchio, ho fatto una deviazione a Venezia dove, accanto alla Mostra, venerdì 8 settembre si è tenuta la 25ª Conferenza Euro-Mediterranea del Cinema, organizzata dall’OCCAM (Osservatorio per la Cultura e la Comunicazione Audiovisiva nel Mediterraneo e nel Mondo, istituito dall’UNESCO nel 1995) e alla quale hanno partecipato diversi membri del Parlamento Europeo. Il tema di quest’anno era “Platforms & AI: the rise of global cinema”. Sono stato invitato a parlare alla conferenza; i temi delle piattaforme e dell’IA interessano soprattutto il mondo del cinema professionale (basti pensare agli scioperi di Hollywood degli ultimi mesi e al rischio di svalutare la creatività), mentre noi cineasti non professionisti siamo probabilmente meno esposti a questi temi… per il momento, perché probabilmente non passerà molto tempo prima di scoprire l’impatto, positivo o negativo, che queste nuove tecnologie possono avere. Non siamo (ancora) arrivati alla fase dei film senza autore, ma la storia è in divenire… e il film della realtà (“cineasti amatoriali come testimoni del loro tempo”) potrebbe anche evolversi diventando meno reale e meno autentico!… Il 19 ottobre si terrà a Parigi, presso l’UNESCO, una conferenza sull’IA e il cinema. Le conclusioni saranno certamente di interesse per l’UNICA e per tutti i suoi membri, compresa la FEDIC.
La conferenza si è conclusa con la consegna del Premio CICT Enrico Fulchignoni, Medaglia Felliniana dell’UNESCO, al film “Io capitano” di Matteo Garrone, un film professionale prodotto dalla RAI.
E a UNICA, pochi giorni dopo, la giuria ha assegnato il premio CICT Delmiro De Caralt al film spagnolo “Differ3nt” di Claudia Bolte. Si tratta della 23a Medaglia Fellini dell’UNESCO assegnata a UNICA dal 1999.
Ci auguriamo di vedervi a Poznan nel 2024 e ci congratuliamo ancora una volta con i nostri amici italiani per questo Congresso UNICA 2023!
Thomas Schauer – Presidente della giuria internazionale commenta i film in concorso.
In soli tre giorni di concorso abbiamo visto 81 film che ci hanno accompagnato in mondi diversi, vista la provenienza dei film: 24 nazioni in competizione. Il programma è stato vario, ricco di storie fantastiche, la maggior parte film a soggetto. Come ogni anno, la varietà è stata impressionante, spettatori e giuria hanno vissuto l’intero spettro di emozioni.
Particolarmente degno di nota è stato il programma della Repubblica Ceca, che è riuscito a piazzare tutti e quattro i film nella classifica delle medaglie e ha convinto anche per la sua eterogeneità.
Il reportage polacco “Cigarettes” (Maja Markowska) è incentrato sulla forza del legame familiare tra una nipote e suo nonno, che lei prende spontaneamente in custodia durante la pandemia. Senza peli sulla lingua, la giovane autrice tiene la macchina da presa sulla realtà ed elabora allo stesso tempo il proprio conflitto interiore – è stato premiato come miglior film nella categoria giovani del concorso.
Nel film spagnolo “Differ3nt” (Claudia Bolte) sperimentiamo quanto sia difficile ancora oggi per le persone con disabilità, in questo caso un giovane sordomuto, muoversi nel mondo “normale” – conflitti e incomprensioni sono programmati in questo film decisamente non serio – alla fine vince la buona volontà ed è profondamente umano. Per questo messaggio speciale, il film merita la Medaglia Felliniana dell’UNESCO “Delmiro de Caralt”.
Il film d’animazione slovacco “The Cycle” (Veronika Valentová), eccellente realizzazione, è stato premiato con l’oro perché è uno specchio per l’umanità, che ha costantemente paura della propria esistenza – forse siamo noi stessi a dover avere paura. Altro film premiato con la medagli d’oro “Lamb of God” (Ladislav Petrecký), proveniente dalla Repubblica Ceca, assistiamo ad un conflitto generazionale rispettivamente ad un rapporto padre-figlio che oscilla tra cura ed emancipazione – realizzato in modo sensazionale dal punto di vista fotografico e visivo. I rapporti interpersonali e le tragedie che spesso si consumano all’interno di una famiglia dominano anche nel film spagnolo „The Whore’s Chair” (Mar Navarro), che denota una straordinaria forza. Il lavoro cinematografico e la recitazione sono particolarmente densi.
Nel film “Dig” (Gary Hewitt) della Gran Bretagna, anch’esso premiato con l’oro e con il premio per il miglior film del concorso, si dipana un’altra tragedia familiare. Strato dopo strato ne scopriamo la causa: un odio purtroppo fin troppo presente verso chi la pensa diversamente. Lentamente ci rendiamo conto che la storia non finirà bene: il modo in cui l’atmosfera è costruita e mantenuta è impressionante e dimostra che non abbiamo bisogno di grandi budget per un buon film, ma di passione. Ed è proprio questa passione che unisce tutti i registi e gli autori presenti al concorso UNICA.
Günther Haller
Filmclub Rolf Mandolesi Merano
Nel 1992 si è svolto il concorso UNICA al Lido degli Estensi, 31 anni dopo si è tenuta a Comacchio la 82ema edizione UNICA. Siamo rimasti fedeli al Delta del Po, ma soprattutto abbiamo ripetuto la proficua collaborazione tra Merano e Lagosanto.
Non abbiamo potuto esimerci dal dedicare il concorso al nostro compianto amico Rolf Mandolesi. Per me è stata l’occasione di condividere con il pubblico e alcuni amici presenti l’omaggio al mio Maestro Rolf Mandolesi, mancato nel settembre 2021. Per la RAI Südtirol/Alto Adige avevo già avuto il piacere di produrre un documentario su Rolf e la sua molteplice attività cinematografica. Con la sua dipartita ho raccolto quanto di ricordi privati avevo in mio possesso e preparato una biografia, che non vuole essere completa, ma vicina all’uomo Mandolesi. Prossimamente sarà disponibile la versione sottotitolata.
Ad arricchire la serata e rendere il ricordo ancora più personale, è stata la biografia fotografica montata dal nipote Tommaso: uno sguardo all’umore e alla voglia di scherzare di Rolf. L’esibizione canora della nipote Marta Mandolesi ha completato la serata inaugurale, emozionando il pubblico con la sua voce e le canzoni scelte per l’occasione.
Durante la settimana mi sono occupato delle proiezioni nella sala Bellini: memorie esterne, computer portatili e software ad hoc, con la domanda se il segnale troverà la sua strada tra il marasma di cavi allo schermo. Al mio fianco avevo Francesca, una ragazza che domina il mondo digitale ad occhi chiusi. Anche nel ’92 mi occupavo delle proiezioni, allora un misto di formati e tecnologie, e mi chiedo tuttora come avevamo fatto all’epoca, tra S8, 16mm, VHS, U-Matic, Video8, mi sembrava di essere il giocoliere dei formati! Oggi come allora un’esperienza indimenticabile, quella del 2023 particolarmente “calda” in quanto lo spazio regia nella sala Bellini accumulava tutto il calore, più sopportabile grazie ai ventilatori. Di entrambe le manifestazioni serberò preziosi ricordi e stimoli per continuare a fare documentari e a lavorare con l’immagine, catturando momenti significativi per i posteri.