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RICORDO – ROLF MANDOLESI PASSIONE PER IL CINEMA

di Jacqueline Pante

Ad un anno dalla scomparsa una serata in ricordo del grande cineamatore
Il suo leitmotiv nel film è stata la libertà di esprimersi tramite il cortometraggio non professionale e indipendente.
In più di 60 film ha trasformato in immagini i suoi pensieri e le sue osservazioni. In tutti i suoi film l’immagine e la colonna sonora sono i protagonisti, nessun dialogo o commento sovraccarica le immagini.
Con i suoi film ha vinto migliaia di premi, alcuni belli e artistici, altri molto vicini al kitsch, per non dire al grottesco.

Oltre al regista, c’era anche l’uomo Rolf: schietto, ottimista, corretto, generoso, leale, sincero, spiritoso, severo quanto serve, un amico per la vita. Qualità che gli sono tornate utili, nei suoi numerosi incarichi per il mondo del cortometraggio: presidente, direttore del Festival o ambasciatore del film. Caratteristiche decisive anche nella sua professione di odontotecnico. Come uomo di famiglia, con la inseparabile moglie Nori, è stato padre e nonno orgoglioso.
Il concentrato di una vita piena di passioni, raccontata in una serata, che si è tenuta al Teatro Puccini di Merano lo scorso 3 settembre 2022, ad un anno dalla scomparsa di Rolf Mandolesi.
Il Teatro Puccini, in centro a Merano, era gremito di amici, parenti, e soprattutto di ammiratori della cinematografia di Rolf.
Assieme al figlio Benno, a sua moglie Cristina, e ai nipoti di Rolf Marta e Tommaso, il Cineclub ha organizzato una serata carica di emozioni, ricordi, film, canzoni, tanto calore e soprattutto una serata che sarebbe piaciuta al presidente Rolf.

Günther Haller ha dedicato al suo Maestro il ritratto che aveva girato per la RAI Bolzano includendo qualche momento allegro di backstage sulle riprese. Il cineclub ha preparato il collage delle sue opere. Non potevano mancare i suoi film degli esordi, i suoi preferiti e quelli più premiati, tra cui ricordiamo “Devoti” e “Adria show” del 1966, “Circuito chiuso” del 1986, “Cake” del 1985, quello a detta di Rolf più difficile e il pluripremiato “Uomini” del 1988.
A metà serata è intervenuto l’attore Michele Fiocchi con la divertente performance “un viaggio alla scoperta dell’alto Adige multietnico”, spettacolo che sarebbe davvero piaciuto a Rolf.
Tra un film e l’altro c’erano alcune video-testimonianze di amici di lunga data: ringraziamo Beppe Rizzo e Giorgio Ricci per i loro contributi.
La nipote Marta, cantante di grande talento, ha dedicato al nonno la canzone “Beeing Good isn’t good enough” di Barbara Streisand, dando prova del suo grande talento e della sua voce.
Il gran finale della serata è stata la biografia fotografica montata dal nipote Tommaso con la colonna sonora dal vivo, “Ho amato tutto” di Tosca cantata in diretta da Marta. Un finale da pelle d’oca, vedere il Cineclub, la famiglia, gli amici e la città di Merano salutare Rolf.

Il Cineclub, alla soglia dei 40 anni dalla sua fondazione, intitola il club a suo nome in onore del suo fondatore e presidente: ieri era il super8 da oggi sarà il Filmclub Rolf Mandolesi Merano, che porteremo avanti nello spirito interculturale voluto da Rolf con qualche innovazione e (speriamo) qualche socio in più.