Fedic

CARTE DI CINEMA NR 26

RIVISTA FEDIC

Sommario 

• 1 ABSTRACT
• 2 CINEMA E CINEASTI INDIPENDENTI
2.1 L’ENIGMA DOLOROSO IL CINEMA DI MAURO JOHN CAPECE di Marcello Cella
2.2 L’IMPORTANZA DEL SOTTOTESTO E DELL’AMBIGUITÀ – INTERVISTA CON MAURO JOHN CAPECE a cura di Marcello Cella
• 3 SAGGI
3.1 IL COLLEZIONISTA DI CARTE: LA MORTE DELLA LUCE (E IL SUO RISORGERE) di Francesco Saverio Marzaduri
3.2 ALDO BUZZI, L’IRONIA DELL’AIUTO REGISTA di Roberto Baldassarre
3.3 DA “SCANNERS” A “LA MOSCA”. MUTAZIONI E MATURAZIONE STILISTICA IN DAVID CRONENBERG di Roberto Lasagna
3.4 MITI E STEREOTIPI D’AMERICA NEI FILM ITALIANI DEL VENTENNIO FASCISTA di Mario Galeotti
3.5 LA PREPARAZIONE AL LUTTO: QUALCHE FILM di Paola Brunetta
• 4 FEDIC, LE PERSONE E I FATTI
4.1 INAUGURAZIONE DEL CENTRO DOCUMENTAZIONE STUDI E RICERCHE CINEMA FERRARESE di Maurizio Villani
4.2 SAN GIORGIO DI PIANO RICORDA LA SUA GIULIETTA MASINA di Paolo Micalizzi
• 5 FESTIVAL ED EVENTI
5.1 VENEZIA 2021: UNA GRANDE MOSTRA CHE HA SCONFITTO ANCORA UNA VOLTA LA PANDEMIA di Paolo Micalizzi
5.2 AL FEMMINILE LA 69° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SAN SEBASTIAN di Alessandra Pighi, Xoxan Villanueva
5.3 PREMI, ANTEPRIME, CONVEGNIO AGLI INCONTRI DEL CINEMA D’ESSAI DI MANTOVA di Paolo Micalizzi
• 6 PROFILO
6.1 DAL “PICCOLO TEATRO” AL GRANDE SCHERMO: IL CINEMA DI RENATO DE CARMINE di Mario Giunco
• 7 STORIA DEL CINEMA IN FORMATO CORTO
7.1 “UN CHIEN ANDALOU” di Roberto Baldassarre
• 8 OCCHIO CRITICO
8.1 I FRATELLI DE FILIPPO (E QUALCHE ALTRO) di Tullio Masoni
8.2 DUE FILM IRANIANI “THERE IS NO EVIL” DI MOHAMMAD RASOULOF; “UN EROE” DI ASGHAR FARHADI di Paolo Vecchi
8.3 GUIDANDO: DUE FILM ROAD MOVIE di Marco Incerti Zambelli
• 9 DOCUMENTARI E DOCUMENTARISTI
9.1 ODIO DUNQUE SONO di Marcello Cella
• 10 LA MEMORIA DEL CINEMA
10.1 “LA STRADA” DI FELLINI (UNA MEMORIA) di Tullio Masoni
• 11 CREDITS

ABSTRACT

CINEMA E CINEASTI INDIPENDENTI
L’ENIGMA DOLOROSO IL CINEMA DI MAURO JOHN CAPECE di Marcello Cella
Alla scoperta del cinema di Mauro John Capece. L’ambiguità, la denuncia, la politicità etica ed estetica di un regista ancora troppo poco conosciuto, ma della stessa generazione dei vari Sorrentino, Garrone, Winspeare, Gaglianone.

L’IMPORTANZA DEL SOTTOTESTO E DELL’AMBIGUITÀ – INTERVISTA CON MAURO JOHN CAPECE di Marcello Cella

SAGGI
IL COLLEZIONISTA DI CARTE: LA MORTE DELLA LUCE (E IL SUO RISORGERE) di Francesco Saverio Marzaduri
Dietro la confezione dichiaratamente “vintage”, il ventunesimo lungometraggio del cineasta di Grand Rapids è un cinema di attesa, riscatto e redenzione che denuncia un modello politico e sociale in cui il marcio non è nelle mele, ma nei cestini.

ALDO BUZZI, L’IRONIA DELL’AIUTO REGISTA di Roberto Baldassarre  
Aldo Buzzi, noto maggiormente come arguto e beffardo scrittore (romanzi e saggi), ha avuto anche una proficua carriera cinematografica, sintetizzata nel suo mirabile libello “Taccuino dell’aiuto regista”.

DA “SCANNERS” A “LA MOSCA” – MUTAZIONI E MATURAZIONE STILISTICA IN DAVID CRONENBERG di Roberto Lasagna
Prima di realizzare, sul finire degli anni Ottanta. Il raffinato melodramma “Inseparabili”, e dopo gli exploit dei ruvidi anni Settanta, David Cronenberg, con il suo cinema delle mutazioni, prorompe regalando alcune tra le esperienze più radicali e allarmanti dell’epoca, con film destinati a divenire cult come “Scanners”, “Videodrome”, “La zone morta”, “La mosca”.

MITI E STEREOTIPI D’AMERICA NEI FILM ITALIANI DEL VENTENNIO FASCISTA di Mario Galeotti
Gli stereotipi che, almeno a partire dalla fine dell’Ottocento in concomitanza con i grandi flussi migratori verso gli Stati Uniti d’America, hanno sintetizzato, in tempi diversi ma con sorprendente continuità, la percezione del mito americano si sono concentrati principalmente su pochi e riduttivi aspetti: la verticalità della metropoli coi suoi grattacieli, l’opulenza, le grosse automobili, l’abuso di superalcolici, le stravaganti abitudini, la figura del facoltoso uomo d’affari. Stereotipi che offrivano una rappresentazione parziale della ben più complessa realtà americana e che, almeno in parte, si ritrovano in alcuni film italiani del ventennio fascista, soprattutto commedie: Due cuori felici di Baldassarre Negroni (1932), Cose dell’altro mondo di Nunzio Malasomma (1939), Centomila dollari di Mario Camerini (1940), Dopo divorzieremo di Nunzio Malasomma (1940).

LA PREPARAZIONE AL LUTTO: QUALCHE FILM di Paola Brunetta
Il presente saggio affronta in particolare due opere che vertono sul tema della preparazione al lutto e che si possono accostare ad un altro film che tratta tangenzialmente questo tema, “The Father – Nulla è come sembra” di Florian Zeller: “Nowhere Special” di Uberto Pasolini e “Supernova” di Harry Macqueen. Colpiscono sia la delicatezza con cui in entrambi i casi è toccato l’argomento, che ci parla del valore delle opere, sia la curvatura che i registi danno a un qualcosa che generalmente, nella letteratura e nel cinema, viene proposto come elaborazione di un lutto. Si guarda cioè al dopo, al post mortem, e non ci si concentra sul prima, come fanno i nostri film. Oppure, secondo un filone che negli ultimi tempi vede spesso come protagonisti gli adolescenti, si parla del prima in termini di malattia, per la persona interessata e per coloro che le stanno vicino. Si tratta, in ogni caso, di film sulla morte (imminente) ma anche di film sull’amore. Storie d’amore intense e toccanti tra un padre e un figlio, e tra due uomini maturi. Storie di dedizione all’altro, di abnegazione, di dono di sé mai patetiche o drammatiche ma sempre discrete, misurate. Poetiche.

FEDIC, LE PERSONE E I FATTI
INAUGURAZIONE DEL CENTRO DOCUMENTAZIONE STUDI E RICERCHE CINEMA FERRARESE di Maurizio Villani
Resoconto dell’iniziativa che ha sede presso il Circolo dei Negozianti a Palazzo Roverella.

SAN GIORGIO DI PIANO RICORDA LA SUA GIULIETTA MASINA di Paolo Micalizzi
Il paese natio della grande attrice l’ha ricordata con un documentario e un libro.

FESTIVAL ED EVENTI
VENEZIA 2021: UNA GRANDE MOSTRA CHE HA SCONFITTO ANCORA UNA VOLTA LA PANDEMIA di Paolo Micalizzi
Una grande Mostra raccontata attraverso i film premiati ed altri significativi emersi dai Premi collaterali. Attenzione alla presenza FEDIC alla Mostra.

AL FEMMINILE LA 69^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SAN SEBASTIAN di Alessandra Pighi e Xoxan Villanueva
Un’edizione del festival di San Sebastiàn che ha visto il mondo femminile focalizzare quasi tutto il protagonismo dell’evento cinematografico, dai temi narrativi proposti alla conquista dei principali premi. Film con interessanti proposte narrative, visive e fotografiche. C’è stato di tutto, polemiche, critiche e una ripresa del glamour, con protagonisti Marion Cotillard e Johnny Depp che hanno ricevuto i Premi Donostia.

PREMI, ANTEPRIME, CONVEGNIO AGLI INCONTRI DEL CINEMA D’ESSAI DI MANTOVA di Paolo Micalizzi
Una cronaca dell’importante iniziativa che annualmente la FICE svolge a Mantova

PROFILO
DAL “PICCOLO TEATRO” AL GRANDE SCHERMO: IL CINEMA DI RENATO DE CARMINE di Mario Giunco
Più famoso come attore di teatro e di sceneggiati televisivi, Renato De Carmine è stato anche interprete cinematografico, in ruoli marginali e in opere spesso scarsamente valutate dalla critica. La sua filmografia, che copre oltre sessant’anni e annovera registi e attori di prestigio, merita tuttavia di essere conosciuta.

STORIA DEL CINEMA IN FORMATO CORTO di Roberto Baldassarre
UN CHIEN ANDALOU” di Roberto Baldassarre
Il provocatorio esordio di Luis Buñuel, “Un chien andalou”, non è solamente perfetta espressione cinematografica del surrealismo, ma mostra anche la prorompente forza immaginifica che può avere il cinematografo.

OCCHIO CRITICO
I FRATELLI DE FILIPPO (E QUALCHE ALTRO) di Tullio Masoni
Scarpetta e i De Filippo: dal comico, all’umoristico. Le diverse “patrie” nell’Italia fascista e del dopoguerra.

DUE FILM IRANIANI – “THERE IS NO EVIL” DI MOHAMMAD RASOULOF; “UN EROE” DI ASGHAR FARHADI di Paolo Vecchi
Suddiviso in quattro epsodi, “There Is no Evil” ha come filo conduttore la figura del boia, di chi uccide per lo Stato, oppure di chi rifiuta questo ruolo pagandone le conseguenze. Si tratta dunque di un film duramente politico, in cui l’urgenza del messaggio non va a scapito del rigore stilistico.
L’eroe del titolo è Rahim, in carcere per debiti che, durante un permesso, decide di restituire una borsa di monete d’oro trovata dalla sua nuova compagna anziché impossessarsene per tacitare il creditore. Ma la tempesta mediatica che il suo gesto scatena finisce per rivoltarglisi contro.

GUIDANDO: DUE FILM ROAD MOVIE di Marco Incerti Zambelli
Le uscite pressoché contemporanee de “Il gioco del destino e della fantasia “ e di “Drive my car”, pluripremiati in diversi Festival, confermano  il grande talento di Ryusuke Hamaguci, che trascendendo dall’ambientazione giapponese, sa mettere in scena delicate storie internazionali.

DOCUMENTARI E DOCUMENTARISTI
ODIO DUNQUE SONO di Marcello Cella
Il documentario di Valerio Nicolosi “I Fili dell’odio”, scritto da Tiziana Barillà, Daniele Nalbone e Giulia Polito e prodotto dalla Copperative Il Salto e dallo Zerostudio’s di Michele Santoro, indaga sulle radici dell’odio on line e sui suoi bersagli preferiti: le donne, gli ebrei, i diversi e perfino Papa Bergoglio.

LA MEMORIA DEL CINEMA
“LA STRADA“ DI FELLINI di Tullio Masoni