Fedic Festival

SALOTTO FEDIC AL 22. CORTO FICTION DI CHIANCIANO

di Cristiana Marcocci

 

Passeggiere: …Quella vita ch’è una cosa bella,
non è la vita che si conosce,
ma quella che non si conosce;
non la vita passata, ma la futura.
Coll’ anno nuovo,
il caso incomincerà a trattar bene
voi e me e tutti gli altri,
e si principierà la vita felice.
Non è vero?
Venditore: Speriamo.
G. Leopardi

 

 

Cristiana Marcocci

Venerdì 19 e sabato 20 agosto 2022 si è svolto a Chianciano il 22°Corto Fiction, uno dei più longevi fra i festival dedicati ai cortometraggi in Italia.
Il sabato mattina ha avuto luogo il tradizionale incontro del Salotto FEDIC, un’occasione preziosa per ripercorrere la storia e dare informazioni sulle attività dei cineclub italiani.
Quest’anno ci ha accolto una location eccezionale, il Parco Acquasanta delle Terme di Chianciano, dove sotto un albero secolare e sullo sfondo della Sala Fellini, evocativo luogo delle proiezioni, un gruppo di persone addette ai lavori e accomunate dall’interesse per il cinema hanno trascorso un paio di piacevoli e fruttuose ore insieme.

Ha aperto l’incontro Giorgio Ricci, attualmente Presidente del Cineclub “Pandolfi” di Pesaro, che ha rivestito negli anni importanti incarichi dirigenziali in ambito FEDIC. Ha ripercorso con noi la storia della creazione dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea. Grazie alla passione e l’impegno di chi negli anni ha voluto e creduto nella realizzazione di questo progetto adesso è possibile a tutti, non solo ricercatori, insegnanti o studenti ma anche curiosi o appassionati di avere a disposizione, a richiesta e al solo scopo di diffondere cultura, un numero elevatissimo di film e cortometraggi. La Cineteca FEDIC è attualmente curata da un Comitato scientifico presieduto da Paolo Micalizzi e composto da Laura Biggi, Lorenzo Caravello, Gianluca Castellini e Marco Rosati.
Fra i tanti cortometraggi a disposizione è stato citato “Il dialogo fra un venditore di almanacchi e un passeggiere” tratto dall’omonimo dialogo di Giacomo Leopardi e diretto da Ermanno Olmi nel 1954.
Successivamente Roberto Merlino, direttore artistico di Corte Tripoli Cinematografica, direttore dello Stage Nazionale, insegnante che ha rivestito importanti incarichi dirigenziali in ambito FEDIC, ha illustrato il 18° Stage nazionale FEDIC in programma a Calci (Pi) presso l’agriturismo “I Felloni” dal 25 al 29 agosto 2022. Si tratta di un percorso ludico- formativo, adatto sia a persone esperte sia a principianti che porterà alla realizzazione di soggetto e sceneggiatura di quattro diversi cortometraggi.  Per un costo più che accessibile, 400 euro tutto compreso (vitto, alloggio e materiali). I partecipanti godranno di un’esperienza unica, all’insegna del divertimento e dello scambio di esperienze, apprendendo o approfondendo le loro conoscenze grazie a insegnanti esperti e qualificati.
Erano presenti all’incontro due giovani autori, Daniele Esposito e Antonella Calabrese, anche bravissima attrice, che risulteranno, nel pomeriggio, vincitori del premio del pubblico con il loro eccellente “Venti minuti” e che ci hanno raccontato di quanto, attualmente, in questo campo, si dia importanza più alla tecnica che al contenuto: il prodotto deve essere “catchy”, accattivante e alla moda. Pare, ormai, quasi impossibile dare spazio alla propria creatività senza una scuola e una produzione importante alle spalle.

Su questo tema si sono inseriti gli organizzatori del Festival Lauro Crociani e Cristiana Vitalesta che hanno sottolineato come, da sempre, il Festival Corto Fiction abbia fatto scelte non in base alla tecnica o ai nomi di richiamo ma alle idee e ai contenuti. La selezione viene fatta di comune accordo dal direttivo, composto da appassionati di cinema, che spesso sono anche, a loro volta, autori, registi e attori. Hanno ricordato, a tal proposito, un cortometraggio, poi premiato, che era stato girato abilmente con un cellulare.  Quest’anno al Festival sono arrivate 207 opere per un totale di quarantatré ore di materiale di cui quattro sono state trasmesse in sala.

È arrivato il tempo dei saluti, non senza prima aver ancora una volta ribadito la qualità di questo Festival che, da ormai 22 anni, premia il valore dei messaggi e dà spazio a tutte le voci che lo meritano.