ROLF, MEMBRO AUTOREVOLE DELL’UNICA APPREZZATO DA TUTTI
di Carlo Menegatti
Ho conosciuto Rolf nel 1986, alla prima edizione del Festival “Audiovisivo dentro e fuori”, a Lagosanto. Io ero un giovane assessore alla cultura e un gruppo di giovani insegnanti della scuola media Anna Frank, capitanati da Anna Quarzi, furono gli ispiratori di quella scelta, realizzando in diversi anni film nella scuola che vinsero premi in tutta l’Italia. Nella prima edizione e poi nella seconda del 1988, ebbi così l’opportunità di collaborare con molti autori della Fedic e fra essi Rolf Mandolesi.
Mi ricordo di Mino e Giovanni Crocé, Amedeo Fabbri, Giorgio Sabbatini, e un giovanissimo Gunter Haller, pupillo di Rolf.
Sin da allora Rolf si palesò come un gran signore, dai modi distinti e pacato, sicuro di sé e autore bravissimo di opere che lasciavano il segno, mai banali e attento ai fatti della storia e della cronaca. Facemmo subito amicizia e assieme agli amici della Fedic che mi spronarono alla ricerca e alla produzione, entrai anch’io nel mondo del cinema e nella Fedic.
Da questa amicizia nacque l’idea, caldeggiata da Giacometti, allora tesoriere Fedic, di costituire un nuovo Cineclub, e un comitato organizzatore apposito, nella realizzazione di un Festival UNICA in Italia. Nel comitato organizzatore dell’UNICA 1992 eravamo io, Anna Quarzi e Rolf Mandolesi, mi ricordo di una riunione a Montecatini durante il Festival Fedic del 1990, pieni di entusiasmo con Icardi presidente Fedic, a dare il via all’operazione.
Cominciammo così a lavorare insieme per realizzare l’UNICA al lido degli Estensi e per quegli anni 1991 e 1992 ci frequentammo spesso, andammo a San Gallo nel 1991 dove si svolgeva il Festival UNICA di quell’anno, lui venne diverse volte a Lagosanto e anch’io andai a Merano in alcune occasioni. Lavorammo bene, il Festival fu un successo che ancora oggi viene ricordato negli ambienti dell’organizzazione internazionale dell’UNICA. Rolf ne andava fiero e anche per questo la nostra amicizia continuò con immutato entusiasmo negli anni seguenti.
Durante il Festival ebbi modo di apprezzare le sue competenze tecniche e diplomatiche, il suo garbo, e mi confidò di apprezzare la mia calma nell’affrontare le situazioni di emergenza, lui sarebbe stato meno paziente col suo piglio quasi militare. Io me lo ricordo sorridente e sereno, e anche nei momenti più caotici e turbolenti del Festival a lido degli Estensi, bastava una nostra intesa e tornava la calma.
Ogni anno ci vedevamo a Montecatini, la Nori e mia moglie Mirella facevano sempre comunella, e abbiamo continuato una bella amicizia fino a quando è stato possibile.
Per me Rolf è stato la rappresentazione fisica dell’UNICA, ne era parte egli stesso, era il riferimento della Fedic in quella prestigiosa organizzazione, membro autorevole e apprezzato da tutti. Mi ricordo la sua padronanza nelle discussioni e negli approcci con i presenti, prima a San Gallo nel 1991 e poi al Lido degli Estensi nel 1992, era ascoltato da tutti e a lui si faceva riferimento.
Un autore bravissimo e lucido nei suoi film di indagine e di inchiesta, un prestigioso rappresentante della Fedic a livello internazionale, un uomo buono, giusto e capace.