NASCE A BRESCIA IL CINECLUB FEDIC AGENDA CINEMA
di Giovanni Scolari
Il 26 aprile ha esordito al pubblico il nuovo Cineclub Fedic AGEnda Cinema di Brescia e il suo atto di nascita è stato testimoniato da un pregevole incontro con uno dei massimi esperti del cinema italiano, Steve Della Casa. Il famoso critico cinematografico, anche direttore del Torino Film Festival, ha omaggiato il pubblico di Brescia conversando con Giovanni Scolari e Massimo Morelli, tra gli artefici del cineclub e critici anch’essi, su un pezzo di storia del cinema italiano: Agenore Incrocci in arte AGE.
Age, sceneggiatore in coppia con Scarpelli, ha firmato molti capolavori della nostra cinematografia spaziando dai film di Totò alle opere più famose della commedia all’italiana (“I soliti ignoti”, “La grande guerra”, “I mostri”, tanto per cominciare) per collaborare anche ai western (“Il buono, il brutto e il cattivo”), senza dimenticare le opere di carattere sociale e storico.
Il nome di Age è stato così richiamato dal titolo del Cineclub in virtù della nascita, avvenuta casualmente a Brescia dove i genitori attori stavano recitando, ma anche in omaggio alla grandezza del nostro cinema di quegli anni dove a fianco di registi di assoluto valore vi erano scrittori brillanti, sagaci e profondi, capaci di raccontare la nostra nazione meglio di chiunque altro.
L’incontro, durato 90 minuti, ha permesso al pubblico di gustare alcune delle scene più importanti dei film di Age intervallate da gustosi retroscena sulla genesi di quelle opere e su attori e registi che vi hanno lavorato.
Stimolato dai due moderatori Steve Della Casa ha mostrato tutta la sua conoscenza cinematografica narrando gli esordi di Age che, dopo un apprendistato nelle riviste satiriche dell’epoca, è passato al cinema sottolineando come negli anni si sia evoluto da gagman in evoluto osservatore del linguaggio umano.
Ecco l’invenzione del lessico medievale de “L’armata Brancaleone” e tante altre intuizioni linguistiche che hanno caratterizzato alcuni dei personaggi più riusciti delle opere cui ha messo mano. Ugualmente importante è il metodo di lavoro che veniva applicato in quegli anni dove si erano formate famose coppie di sceneggiatori come Maccari-Scola, Fellini-Pinelli e, appunto, Age-Scarpelli.
Instancabili lavoratori, cesellatori di dialoghi e gag, gli artisti di quella straordinaria scuola di scrittura hanno influenzato profondamente la stagione d’oro del cinema italiano, periodo che Steve Della Casa ha ricostruito con filologica attenzione, donando al racconto una verve ironica e disincantata che ha permesso al numeroso pubblico di divertirsi apprezzando al contempo la narrazione storica e sociale.
Il percorso storico-cinematografico ha permesso di ammirare scene da “Totò cerca casa”, “Signore e Signori”, “I soliti ignoti”, “La grande guerra”, “Tutti a casa”, “Divorzio all’italiana” e “L’armata Brancaleone”. Come si vede una serie di capolavori assoluti che sono ancora presenti nell’immaginario pubblico.
Questa iniziativa è la prima che AGEnda Cinema ha intenzione di realizzare sul territorio per questo scorcio d’anno in attesa di programmare compiutamente il 2023. Molte sono le idee in cantiere grazie all’entusiasmo dei fondatori del club e dei numerosi iscritti già raccolti. Oltre a proporre visione di opere di particolare valore, saranno invitati registi e artisti per parlare delle loro opere, nonché scrittori di cinema lavorando in due direzioni: il ricordo di chi ha fatto grande il nostro cinema e le prospettive future che ci aspettano.