Apriamo, come di consueto, con la “Lettera del Presidente” in cui questa volta Lorenzo Caravello prende spunto dalla visione del recente film di Steven Spielberg “The Fabelmans” , collegandolo all’anno in cui è nata la FEDIC, 1949, ed immaginando come “gli appassionati videomaker di quegli anni abbiano potuto sperimentare le prime  riprese ed i montaggi cinematografici come raccontato nel film di Spielberg, operando fisicamente su nastro”. Scoprendo così, come fa il protagonista (alter ego del regista), la magia del cinema. Si dà notizia poi del nuovo film di Carlo Allorio, ne parla lui stesso, che riprende il corto “Medea”, realizzato nel 2016 con Giorgio Sabbatini, per dargli un seguito trasportando la rappresentazione teatrale nella realtà odierna. Un lungometraggio di grande impegno produttivo che l’autore propone alla visione dei Cineclub Fedic. Iniziativa che noi, che l’abbiamo visto, appoggiamo perché riteniamo possa stimolare gli autori Fedic ad intraprendere la realizzazione di opere di sempre maggiore impegno senza alcun timore di non essere capaci di farlo. E di affrontare storie di grande respiro narrativo. A dimostrazione che l’attività Fedic sia sempre viva pubblichiamo poi alcune notizie di iniziative effettuate e di altre in corso di divenire. Iniziative del Cineclub Super 8 Merano, che ora s’intitola “Filmclub Rolf Mandolesi”, in onore del suo fondatore che è stato ricordato a Merano ad un anno della scomparsa, di “Immagini & Suono” di Chianciano Terme, del Cineclub Cesare Pandolfi di Pesaro, e del Cineclub Delta del Po che da quest’anno indice il Premio Folco Quilici. Vi è anche un mio ricordo di Giampaolo Bernagozzi, figura storica di grande rilievo della Fedic, di cui è possibile vedere alcune opere conservate nella Cineteca nazionale Fedic.

Chiude, come al solito, la Rubrica Tecniche cinematografiche in cui Marco Rosati questa volta spunto dal recente film “Avatar – La via dell’acqua” di James Cameron per farci dare uno sguardo alle sue tecniche di realizzazione.

Buona lettura.