Fedic

ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI MONTECATINI DENTRO E FUORI LO SCHERMO BREVE REPORTAGE DA AGENDA CINEMA

di Laura Forcella Iascone

Il piacere di partecipare a un festival cinematografico è soprattutto la visione di film in un tempo di prolungata sospensione dall’ordinarietà. Per il festival di Montecatini si aggiunge il piacere dell’incontro con la grande famiglia Fedic che la paziente e solerte presidenza di Lorenzo Caravello tiene unita: all’hotel Settentrionale Esplanade, dove le delegazioni dei diversi cineclub sono ospitate, si condividono chiacchiere, progetti, giudizi critici, contatti estemporanei o forieri di futuro, nel comune orizzonte della passione cinematografica che è collante d’amicizia tra chi vi partecipa.

Laura Forcella alla premiazione di Fedic SCUOLA

C’è poi, non secondario, l’incontro ravvicinato con protagonisti della storia del cinema: non tappeto rosso o schermo gigante, ma una fetta di torta e un bicchiere di spumante nella brezza serale della festa di chiusura. Grazie alla sapiente tessitura di un programma di qualità proposto dai due direttori artistici, Paolo Micalizzi e Gianluca Castellini, a Montecatini le star sono a portata di mano.

Quest’anno è stata la volta di Milena Vukotic, madrina del Festival dalla misurata eleganza, che ha consegnato, insieme a Paolo Micalizzi, l’Airone Fedic alla protagonista del film “Le otto montagne”, Elisabetta Mazzullo. La giovane attrice ha rivendicato con decisione, in poche battute precise, l’attività di chi, come lei, si deve dare da fare per essere e rimanere nel non facile mondo dello spettacolo.

I premi alla carriera sono andati a due giganti della storia del cinema italiano, Giorgio Colangeli, premiato da Paolo Micalizzi, e Renato Carpentieri, premiato da Milena Vukotic e Lorenzo Caravello, a cui il bastone da passeggio conferisce autorevolezza d’autore solido e colto.

Ci sono, poi, i registi Fedic, i tanti che hanno storie da raccontare per contribuire a mantenere viva la coscienza civile di questo smemorato Paese.

Dei registi emergenti ricordiamo, tra gli altri, Andrea Viggiano di soli 23 anni, vincitore della sezione short in ex aequo con Gianluca Mambelli, e Maurizio Forcella, autore di “Mariposa”, una storia poetica che, a partire dalla reale visita ad Atri di papa Giovanni Paolo II nel 1985, si concentra su un bambino e la sua innocente fuga d’amore.

Maurizio Forcella all’Incontro con gli autori

Le sezioni collaterali “Spazio ONU” e “Fedic REFF”, nella vastità delle provenienze geografiche dei corti presentati, hanno offerto sorprese di visioni per contenuti narrativi e tecniche cinematografiche: l’esplorazione anche visiva di episodi di guerra come in “Ana’s playground” e di intima ricerca di identità sessuale come in “Warsha” sorprende per l’inaspettato sviluppo narrativo e l’impatto emozionale.

La sezione Scuola, diretta con grande attenzione educativa all’inclusione da parte di Laura Biggi, ha dimostrato come il cinema sia corrente pratica didattica nelle scuole italiane più attente ai linguaggi contemporanei. Tante le segnalazioni di merito, una anche ad Alessia Tognazzi del Liceo classico Arnaldo di Brescia per un’originale presentazione del canto III dell‘Inferno di Dante: il suo “Pillole di musica”, in un montaggio coerente con le tematiche del canto, è un dialogo con il Sommo Poeta che la studentessa intrattiene con convinzione e commozione.

Alessia Tognazzi premiata da Laura Biggi alla presenza di Roberto Merlino

Non sono mancate anche due interessanti mostre, una per i 70 anni di uscita del film “Vacanze romane” e l’altra su 35 anni di manifesti del Festival Fedic di Montecatini. Corredate da utili materiali cartacei informativi, meriterebbero, come altri momenti, un approfondimento a sé.

Alla partenza, tanti saluti e promesse di rivedersi, di mantenersi in contatto, con la certezza che quando lo schermo del cinema di spegne, non si spengono i sogni, le storie e la conoscenza che alimenta.