AGENDA CINEMA DI BRESCIA OMAGGIA L’ATTRICE ERIKA BLANC
UN CORTO DI GIULIA BERTOLETTI E UN FILM DI MAURIZIO PASETTI
di Laura Forcella Iascone
È di solito difficile ricostruire il momento in cui cominciano le belle storie. Sicuramente questa è cominciata ancor prima che nascesse AGEnda Cinema, il cineclub bresciano della Fedic che è attivo dal febbraio 2022. Avevamo già incontrato l’attrice Erika Blanc grazie a un conoscente di allora, Renato Ghitti, che ne è amico da quando si è trasferita a Calino, una piccola frazione di Cazzago san Martino nella provincia bresciana. Era stato lui a rendere possibile un’emozionante serata pubblica in cui Erika fu intervistata dal presidente di AGEnda Cinema, Giovanni Scolari, e dal vicepresidente Massimo Morelli, il critico cinematografico che ci fa incontrare tutti i venerdì per parlare di cinema.
Nel gruppo c’era già Giulia, appassionata di fotografia oltre che di cinema.
Erika ci aveva colpito per i lunghi e vaporosi capelli rossi, il trucco un po’ pesante e la parlata sciolta, senza inibizioni e senza censure. Non tutti avevamo già conosciuto Maurizio Pasetti, regista e sceneggiatore impegnato con film importanti che sono approdati anche alla Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia.
Questo è il contesto di questa storia bella che ha lei, Erika Blanc, inimitabile protagonista. Da giovane era bellissima, attrice di cinema che ha attraversato i generi e attrice di teatro impegnato, con corpo perfetto, occhi magnetici, fare seducente. Oggi ha 82 anni, si mantiene snella e scattante, non nasconde le rughe ed è ancora bellissima. Non ci si aspetta la bellezza da una donna anziana che visibilmente non si cura e che si lascia modellare dal tempo senza sconti: è una bellezza che ci raggiunge perché la scopriamo autentica e sentiamo un affetto sincero sprigionarsi naturale dalla sua mimica facciale e dai suoi occhi mobilissimi. I suoi abbracci spontanei ci avvolgono in vortici di simpatia. Erika avvolge anche con i suoi racconti inarrestabili che concludono in sorriso anche le storie più tristi. Erika è rimasta una persona che gioca con il suo personaggio e che è sempre sulla scena, la scena della vita, quella che calchiamo spesso senza consapevolezza, recitando parti che altri ci impongono. Lei no: mette in scena se stessa.
Sarebbe bastato incontrarla a casa sua per avere esperienza di tutto questo. Una casa con un piccolo giardino e tanti grandi e piccoli ricordi, manifesti di spettacoli teatrali e di film, un’intera mansarda piena di abiti anche di scena, fotografie e ninnoli, tanti dall’Oriente. Sarebbe bastato per farci affascinare da parole in libertà che diventano massime di vita dette senza pretesa, con divertimento e profondità. Ma sarebbe stato un piacere solo nostro. Il cinema ha fatto il miracolo di rendere quell’incontro memoria condivisa. Giulia e Maurizio hanno fatto il miracolo.
Giulia ha realizzato un corto di tre minuti presentato al Forum Fedic di Venezia in cui documenta il backstage del film di Maurizio che abbiamo proiettato, per la prima volta, il 13 dicembre al cinema Nuovo Eden di Brescia. Il trailer valorizza la capacità istrionica ancora intatta di Erika nel suo giocare con una papera immaginaria, nella malinconia gioiosa di un’intervista affettuosa che inquadra anche lui, il regista doc, Maurizio Pasetti.
Lui ci coinvolge tutti: le domande improvvisate, quelle da critico, le risate irrefrenabili. Soprattutto rimette al centro del palcoscenico lei, senza luci artificiali, nella verità delle parole in presa diretta, non filtrate da calcoli di marketing, un’artista senza finzioni, come dice il sottotitolo di questo suo “La vie en Blanc”. Sono 50 minuti alla scoperta di una donna vitale e della sua produzione filmica e teatrale offerta come contrappunto al suo racconto. E poi, con un grande tocco da maestro, Maurizio ha filmato l’intorno del suo paese, Calino, che Erika percorre in lungo e in largo, abbracciata da una comunità che sembra aver fatto di lei la diva che non è mai stata. La loro diva. La nostra diva domestica e amica.
E poi? Delle belle storie come queste non si intravede la fine. Certamente non può finire qui: il film di Maurizio e il trailer di Giulia saranno proiettati a Cazzago il 18 gennaio. È solo l’inizio del futuro.