UN (PRIMO) RICORDO DI GIORGIO SABBATINI
di Paolo Micalizzi
Ed anche Giorgio Sabbatini, ci ha lasciati suscitando in me e in chi l’ha conosciuto un profondo dolore. La perdita di Giorgio equivale per me a quella di un fratello a cui volevo tanto bene. Con Giorgio abbiamo vissuto rapporti d’amicizia e di collaborazione sin da quando ero il responsabile dell’Ufficio Stampa al “Valdarno Cinema Fedic” ma, soprattutto, al Festival di Montecatini agli inizi degli anni Novanta. Giorgio realizzava il Videogiornale, montandolo anche di notte, che poi veniva proiettato prima dell’inizio della programmazione serale. Una collaborazione continuata poi con Fedic Notizie, che dirigevo ma di cui lui era l’anima. Anche in tante altre iniziative, fra cui quelle da me organizzate per la Mostra di Venezia, di cui curava la parte grafica della Comunicazione che si presentava così in maniera efficace. Ma soprattutto nella messa a punto delle opere depositate all’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, di cui eravamo i curatori, onde farle fruire ai Soci, agli operatori culturali interessati ed agli studiosi di cinema.
A Giorgio si deve anche l’elaborazione delle Compilation che effettuava con grande cura e capacità risolvendo con tenacia tutti i problemi che, a distanza di anni, presentavano. Proprio per suo impegno che ha ridato vitalità alla Cineteca Fedic ho creduto giusto proporre al C.D. Fedic la co-intestazione della Cineteca insieme ad Adriano Asti, al quale finora era intestata per il suo appassionato impegno che aveva profuso. Una nuova intestazione che ha avuto il consenso di Laura, figlia di Adriano Asti che insieme alla madre Delia hanno dato in quegli anni grande contributo alle attività Fedic. E che ho riferito a moglie Vivian, che ringrazia tutti per l’omaggio reso al “suo Giorgio”.
Tantissimi i ricordi che mi legano a Giorgio e che in questo momento di dolore non riesco a mettere in luce. Spero di farlo nel prossimo numero, il 31, di Fedic Magazine che sarà a lui completamente dedicato e per il quale mi stanno già pervenendo tante testimonianze da chi lo ha conosciuto, che saranno pubblicate insieme alle altre che prego di farmi arrivare (paolomicalizzi@gmail.com) non oltre il 15 gennaio.
Un fortissimo abbraccio a Vivian e al figlio Paolo che con tanto coraggio e dedizione gli sono stati vicini ed in questi ultimi momenti.