Fedic Festival

28° FORUM FEDIC SU “IL FUTURO DEL CORTO D’AUTORE” FILMMAKER FEDIC DEL CINEMA INDIPENDENTE E DELLA SCUOLA

a cura di Paolo Micalizzi – FEDIC Cinema

di Maurizio Villani

Nel corso della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è tenuto giovedì 8 settembre 2022, presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge dell’Hotel Excelsior, il 28° FORUM FEDIC su “IL FUTURO DEL CORTO D’AUTORE”, che si è occupato di FILMMAKER FEDIC DEL CINEMA INDIPENDENTE E DELLA SCUOLA.

Il tavolo della presidenza del 28° FORUM FEDIC Da sin. Lorenzo Caravello, Paolo Micalizzi, Ilaria Copeta.

INTRODUZIONE DI PAOLO MICALIZZI

Nell’aprire la serie degli interventi al Forum, Paolo Micalizzi, curatore della manifestazione, saluta tutti partecipanti che hanno raccolto l’invito a presenziare alla ventottesima edizione del FORUM FEDIC a Venezia. Micalizzi, nel suo intervento, nel rievocare l’attività costante della FEDIC nella promozione di Festival cinematografici, sottolinea l’importanza della 72^ edizione di Italia Film FEDIC svoltosi a Montecatini Terme dal 22 al 26 giugno 2022: si tratta della terza manifestazione cinematografica nazionale in termini di storicità e la prima come rappresentazione di cortometraggi.
Altra attività di rilievo della FEDIC, ricordata da Micalizzi, è quella della diffusione di due pubblicazioni on-line: “FEDIC MAGAZINE”, periodico mensile di informazioni e “CARTE DI CINEMA”, rivista autorevole di cultura cinematografica, entrambe dirette dallo stesso Micalizzi con in redazione Maurizio Villani.

IL SALUTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELLA FEDIC LORENZO CARAVELLO

Con il seguente discorso inaugurale su FEDIC: UN’ AGORA’ CULTURALE il Presidente nazionale della FEDIC Lorenzo Caravello ha salutato gli intervenuti e riassunto il significato della attività della FEDIC svolte nel 2022 nella diffusione della cultura cinematografica.
“Cari Soci, benvenuti ad un nuovo appuntamento con il Forum Fedic.
Nella meravigliosa cornice della Mostra del Cinema che ci accoglie ormai da 28 anni grazie all’intercessione tenace e agli sforzi di Paolo Micalizzi, colgo l’occasione per render merito a lui e a tutti voi che anche quest’anno avete portato avanti il vostro fare cinema con immutato trasporto in un tempo non facile piegato da crescenti difficoltà di natura ambientale, politica, economica e umanitaria.
Fedic è una realtà che si spende per la diffusione della cultura cinematografica non fine a se stessa ma come mezzo di comunicazione di istanze attuali, talvolta urgenti, in merito a quel che siamo come esseri umani, a quel che siamo stati e a quel che possiamo diventare.
Ecco perché sono felice e grato della fiducia crescente che come Federazione abbiamo riscosso da parte proprio dei più giovani, che nell’ultimo anno sono stati protagonisti delle nostre iniziative.
Nei primi sei mesi del 2022 ben 10 nuovi cineclub si sono affiliati a noi, costituiti proprio da ragazzi sulla scia dell’entusiasmo che li ha visti protagonisti nella più recente edizione del Festival Nazionale Fedic alla sua 72 esima edizione.
Ideare una Giuria giovani che potesse confrontarsi in merito alla visione delle opere in concorso con critici affermati ed appassionati di lungo corso è stato per loro e per noi tutti uno spunto prezioso, da cui trarre nuovi strumenti sul fare e fruire, tra nuovi slanci entusiastici ed esperienza, nel passaggio di buone prassi e nell’acquisizione di nuove tecnologie.
Moltiplicare le occasioni di incontro tra le generazioni che si occupano oggi di cinema non solo ha dilatato i confini degli orizzonti di ciascuno in merito alla visione critica delle opere presentate ma ha alimentato il dibattito su tematiche attuali, che è l’unico modo per emanciparsi e sopra ogni cosa ha creato legami, collaborazioni, progetti condivisi in cui mettere insieme energie e competenze più diverse.
E questo è quel che mi rende più orgoglioso e più fiducioso nei confronti del futuro. Non siamo mai stati così tanti e così in rete, e tanto c’è ancora da fare in questa direzione per cui vi ringrazio e vi esorto   a perseguire ancora questa via: offrire ascolto e supporto ai più giovani, mettere a disposizione la nostra esperienza, errori inclusi, e trarre beneficio dalla loro confidenza con le più recenti tecnologie e con l’entusiasmo della loro età ci manterrà giovanili, energici e pieni di voglia di fare e vicini ad un linguaggio in evoluzione.
Prima di concludere vorrei citare un‘altra novità su cui abbiamo scommesso quest’anno. La mostra Pasolini: un cinema di poesia, a cura di Giuseppe Mallozzi. Allestita a Montecatini per un mese intero ha avvicinato tantissime persone, non solo appassionate di cinema, a questa pietra miliare della nostra storia culturale, abbiamo registrato un numero di presenze senza precedenti, abbiamo collaborato con altre realtà del posto organizzando eventi tematici tra cinema e poesia, presentazioni di libri, abbiamo ottenuto la fiducia e il supporto dell’amministrazione locale e l’eco mediatico di una rassegna stampa internazionale.

Fedic: un‘agorà culturale.
Benvenute e Benvenuti a questo consueto appuntamento che di anno in anno ci vede sempre più numerosi e partecipi.
Quest’anno i due eventi cardine della nostra Federazione, il Festival Italia Film Fedic e il Forum si sono consolidati come occasione di scambio culturale e relazionale.
Personalmente ciò che più mi ha colpito è stato vedere molti dei nostri storici e più recenti soci interagire in modo informale e costruttivo, prendere contatti e collaborare a progetti condivisi.
Ecco che condividere competenze e contatti si svela essere una strategia per moltiplicare occasioni e fare rete. Possiamo contare su sempre nuovi Cineclub, quest’anno se ne sono affiliati 10 ed altri 3 stanno nascendo. Mi ha fatto piacere constatare una crescente partecipazione da parte dei più giovani tra gli autori.
Da quest’anno inoltre abbiamo costituito una Giuria di giovanissimi che si è espressa senza preconcetti e libera dagli schemi.
Abbiamo intenzione di ascoltare e valorizzare il loro pensiero fornendo loro tutti gli strumenti utili a decodificare il linguaggio audiovisivo e renderli sempre più coinvolti e consapevoli.
Queste sono esperienze da ripetere, perché sono ponti che mettono in relazione, che creano sinergie e occasioni sempre nuove di fare insieme e meglio. Grazie dunque a tutti voi per essere accorsi qui oggi, e buon cinema!”

Dopo il discorso del Presidente Caravello la manifestazione è proseguita con la proiezione del cortometraggio vincitore del PREMIO FEDIC GIURIA GIOVANI AL 72° ITALIA FILM FEDIC. Si tratta di “Si lo voglio” di Rocco Olivieri – Vincenzo Cirillo (Cineclub Genova; Fiction, 2021; 10 minuti). Interviene brevemente Enzo Bruno, autore della sceneggiatura, accompagnato dagli attori del corto. La storia vede Carlo ricevere l’invito di nozze di Matteo, che gli chiede di fare da testimone. Troppe emozioni e troppi ricordi, legati all’intimo segreto di una donazione di organi che unisce i due uomini.

PROIEZIONE TRAILER DI ALCUNI CORTOMETRAGGI FEDIC REALIZZATI NEL 2021/2022

Il primo trailer proiettato è stato “Storia semiseria di una compagnia di giro indipendente negli anni Venti del Duemila” ovvero “Teatro a ostacoli” di Margherita Caravello (Cineclub Anna Magnani – Roma; Fiction, 2022; 3’40” di 40 minuti). Il film, come ha narrato l’autrice, documenta un progetto articolato in una serie di episodi che affrontano tutte le fasi di preparazione di una trasferta teatrale: il reportage, della durata di 40 minuti, è composto da una selezione di contenuti particolarmente rappresentativi e carichi di emozioni, che hanno per oggetto l’esperienza del teatro di Alda Merini.

“Chiavi” di Sfefano Pelleriti (Cineclub Corte Tripoli Cinematografica – Pisa; Fiction, 2022; 56” di 5 minuti) è stato il secondo trailer proiettato. Il regista ha raccontato come il cortometraggio è nato in tempo di pandemia e ha riassunto il soggetto che tratta della crisi di una coppia che non ha niente da dirsi.

Il trailer del corto “Due opere allo specchio” di Giorgio Ricci (Cineclub Cesare Pandolfi – Pesaro; Documentario, 2022; 3’ di 41 minuti) mostra l’antropologa Giovanna Poli, intervenuta alla presentazione, che applica innovativi metodi di interpretazione delle opere d’arte attraverso lo studio iconografico ed iconologico. La sua attenzione si è soffermata sulla Pietà di Michelangelo e sul Cristo velato di Sanmartino e ci rende compartecipi con dovizia di particolari dei risultati dello studio che ha condotto.

Cristo velato di Giuseppe Sanmartino (1753), cappella Sansevero di Napoli

Nicola Barsottelli, ricordando il tempo di guerra che stiamo vivendo, ha commentato il suo corto “Entartete” (Cineclub Crowvision – Camaiore, Lucca; Fiction, 2022; 1’30” di 6’15”). Si tratta di un omaggio all’opera dell’artista Otto Dix: un racconto ideale di emancipazione sociale costruito durante il primo dopoguerra e la seconda guerra mondiale. Protagonista un veterano di guerra che, dopo un intervento da parte di un folle chirurgo, si fa intervistare da una giornalista raccontandole il suo passato tramutato nel presente in cui ambiente e personaggi verranno trascinati all’interno di un vortice di degenere patologico.
“Non transigo” di Fabio Ravioli (Cineclub Tresana-Massa; Fiction, 2021; 28” di 6’52”) è commentato dall’autore dopo la proiezione, che mostra come certe confessioni viaggino su strade oscure. Un padre intransigente litiga con il figlio sul tema dell’omosessualità. Rimasto solo e abbandonato, durante una notte in cerca di donne di strada, resta coinvolto in faccende riguardanti il proprio figlio.
“Omero filmico” di Giacomo Paraninfo (Cineclub AGEnda Cinema; Brescia; Fiction, 2021; 1’14” di 13’).
Cosa succede ad un regista privato dell’organo di senso più importante per il suo lavoro, ovvero la vista?
Giacomo Paraninfo ce lo racconta in un emozionante documentario sulla sua vita e sulla sua carriera da regista ostacolata da un grave problema agli occhi.

Giacomo Paraninfo in una scena del suo video “Omero filmico”

Il tema della violenza sulle donne, tra amore e speranza, è al centro del corto “Il dottore delle bambole” di Lucia Vita – Elio Esposito (Cineclub Genova; Fiction, 2022; 1’10” di 15 minuti). Vincenzo è chiamato “Il Dottore delle bambole” per la sua abilità nel riparare le bambole. Grazie ad una bambola affidata alle sue cure, conoscerà Lia, in cui rivedrà le pene vissute dalla madre.
“Il potere dello scrigno” di Enrico Mondino (Cineclub Wel Theater and Movie – Cercenasco, Torino; Fiction, 2021; 1’ di 20 minuti) è un cortometraggio in costume che presenta la figura della regina del male che tiene sotto scacco la popolazione di un pacifico villaggio ai piedi di un monte. Un gruppo di ragazzi, sotto la guida del loro capo spirituale, tenta di sconfiggerla e riportare la pace, ma la strada da seguire è più lunga e tortuosa del previsto. Il regista, nel commentare brevemente l’opera, sottolinea quanto sia importante perseguire i propri obiettivi, nonostante gli ostacoli che si incontrano.
Una testimonianza della passione per il cinema è il tema del corto “Omaggio ad un insospettabile bresciano: Agenore Incrocci” di Giulia Bertoletti (Cineclub AGEnda Cinema, Brescia; Documentario, 2022; opera completa di 3’30”). Un Cineclub appena nato, AGEnda Cinema di Brescia, ha un ospite d’eccezione, Steve Della Casa che lo tiene a battesimo, e il gioco del cinema è fatto: voci diverse per dire che parlare insieme di cinema è bello e divertente.
“Lui e Lei – Jazz Corner” di Claudio Venanzini (Cineclub Fano; Fiction, 2022; 3’ di 19 minuti) è parte del film a episodi “Lui e Lei”, episodi legati dal tema di storie mancate o evanescenti, vissute da un uomo ed una donna. “Jazz Corner” è incentrato sull’incontro di un uomo e una donna, una storia che nasce dal suono di un sax, che svanisce nell’aria assieme alle ultime note. Resta uno spartito a raccontare quella che è stata solo la sosta di un viaggio. Al termine della proiezione Gianluca Scarlati, attore e saxofonista, ha letto la testimonianza dell’autore.
L’ultimo trailer presentato in questa sezione si riferisce al mediometraggio “In the fabulous underground – Director’s cut” di Mauro John Capece & Claudio Romano (Cineclub Evoque Officina d’Arte – Roma; Documentario, 2022; 3’ di 52 minuti), girato a New York e disponibile on-line. Gli autori hanno raccontato per immagini un diario segreto della New York degli anni Settanta con al centro la figura di Anton Perich, uno degli artisti più interessanti della Factory di Andy Warhol.

UNICA IN ITALIA: LIDO DEGLI ESTENSI E COMACCHIO

Il Presidente del Cineclub Fedic Delta del Po, Carlo Menegatti, ha annunciato all’Assemblea che, come deciso al Congresso di Locarno del 2022, il Festival UNICA (Union Internationale du Cinéma) 2023 si terrà a Comacchio (FE) dal 10 al 14 settembre 2023. Alla comunicazione sono seguiti due brevi filmati: un servizio del TG3 relativo al precedente Congresso tenutosi in Italia nel 1992 al Lidi degli Estensi e lo Spot di presentazione del Festival di Comacchio del 2023.

Un’immagine dei Tre ponti a Comacchio

 

FEDIC: IL CINEMA NELLA SCUOLA

A seguire Laura Biggi (Responsabile Nazionale Fedic Scuola) e Ilaria Copeta (Booktrailer Film Festival-Brescia) hanno introdotto la sezione sulla FEDIC e il Cinema nella scuola. Laura Biggi in una breve presentazione ha sottolineato l’importanza della formazione delle nuove generazioni attraverso l’educazione artistica in generale e quella cinematografica in particolare, a iniziare dalla scuola dell’infanzia.

Proiezioni
Sono stati presentati due trailer di due opere realizzate da studenti.
Il primo è tratto da “Alice nel Paese delle Cybermeraviglie” di Corrado e Cecilia Armanetti (Gruppo Cineamatori delle Apuane – Carrara; Fiction, 2022; 2’50 di 32 minuti). È una rivisitazione moderna del famoso film “Alice nel paese delle meraviglie”. Alice annoiata affronta un viaggio nel futuro scontrandosi con le mille problematiche che il mondo moderno offre, un percorso educativo affrontato dai ragazzi messi di fronte ai rischi della modernità, la mancanza di privacy, i rischi della rete, i network e lo scorrere frenetico del tempo che non lascia spazio al riposo.
Il secondo trailer è tratto da “Il miniaturista” di Ludovico Orlandi e Simone Alborghetti (Gruppo Cineamatori delle Apuane – Carrara; Fiction, 2021; 2’di 14,15 minuti). Un ragazzo che realizza diorami per il cinema è afflitto da una mania di controllo: ogni piccola cosa che turba la sua quiete scatena in lui un senso di panico. Il corto è stato il Saggio finale di un Corso di cinema dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Il gruppo di alcune ragazze e ragazzi autori dei video proiettai nella sezione FEDIC: CINEMA NELLA SCUOLA e che si sono classificati ai primi cinque posti nel BOOKTRAILER FILM FESTIVAL 2022

Ilaria Copeta ha presentato il BOOKTRAILER FILM FESTIVAL 2022. Sono stati proiettati i video dei primi cinque classificati, con la presenza delle giovani autrici e dei dei giovani autori che hanno brevemente esposto la sinossi dei loro lavori:
“La donna alla finestra” di Nicole Soffritti (Liceo Artistico Caravaggio, Milano; 1’05, 1° premio; dal libro di A.J.Finn”). È la storia di una donna dalla psicologia molto fragile che assiste ad un omicidio.
“La vegetariana” di Tiziano Pandocchi (Liceo Artistico Caravaggio, Milano; 1’30”; 2° premio; dal libro di Han Kang). Corto girato nel periodo di lockdown per il Covid. Il tema è quello di un incubo traumatizzante che cambierà la vita di Yeong-Hye a causa di un disagio esistenziale: smetterà di mangiare carne.
“Febbre” di Rachele La Rosa (Liceo Artistico Caravaggio, Milano; 1’30”; 3° premio; dal libro di Jonathan Bazzi). È la storia di un ragazzo di periferia che scopre di essere sieropositivo, ma scopre anche che non sta per morire e questa notizia lo solleva.
“IT” di Sofia Cornali (Liceo Scientifico Leonardo, Brescia;1’29”; premio accessibilità agli ipovedenti, ex aequo; dal libro di Stephen King). Viene rappresentata l’angoscia dei ragazzi di oggi attraverso drammi umani senza speranza, traumi infantili e violenze occultate dietro una fragile maschera di serenità.
“The Doors of Perception” di Frencheska Quiroz (Liceo Artistico Caravaggio, Brescia; 1’29”; premio
Accessibilità agli ipovedenti, ex aequo; dal libro di Aldous Huxley). Il film rappresenta le esperienze psichedeliche dovute alle sostanze allucinogene in grado di aprire le porte della percezione ad una realtà invisibile ma reale.