TESTIMONIANZE: ROBERTO LASAGNA
Le Sfide di Montecatini. Essere stato chiamato come giurato alla Mostra del cinema di Montecatini è un onore ed un piacere, soprattutto quest’anno che il festival, diretto da Gianluca Castellini e Paolo Micalizzi, ha confermato una volta di più la passione per il cinema non convenzionale, premiando un attore eccellente come Renato Carpentieri, riconoscendo all’attrice Milena Vukotic il ruolo meritatissimo della madrina, confermando l’attenzione verso le tendenze del documentarismo, dell’animazione, della fiction.
A farla da padrone le sezioni dedicate ai cortometraggi, vero banco di prova per autori del futuro ma anche espressione dell’autonomia e dell’importanza del corto tra le forme del cinema. Passione e intensità sono due termini che si addicono bene a questa edizione del Festival, in cui sono stati premiati a pari merito dalla giuria – composta dal produttore Giancluca Arcopinto, dalla giornalista Nicole Bianchi e dal critico cinematografico Roberto Lasagna -, i film “Europa 52” di Andrea Viggiano e “Sulle dune di Sabaudia” di Gianluca Mambelli. Due autori da ricordare, rispettivamente di 23 e 61 anni, entrambi al loro esordio. Tra fiction e animazione, il messaggio è anche nella forma, drammatica e metaforica nel caso dell’opera di Viggiano, d’animazione e inventiva, con il cuore rivolto a Pasolini, nel caso dell’opera di Mambelli. Una menzione speciale ha ricevuto anche un altro titolo d’animazione, “Non morde” di Elina Tigrani Aboyan, a segnalare l’attitudine artistica e l’efficacia della lunghezza breve. Tra Nostre (sui manifesti Fedic e sulle locandine di Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck), incontri con gli autori, omaggi a interpreti storici o emergenti, Montecatini non trascura mai l’attenzione per il nuovo, con quella sensibilità per il documentario ribadita quest’anno anche dalla partecipazione alla Mostra del film “Centoventi vs Novecento”, di Alessandro Scillitani e Alessandro Di Nuzzo, prezioso racconto, con materiali di repertorio, della partita che vide coinvolte le squadre calcistiche capitanate da Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci, quando il 16 marzo 1975 si giocò a Parma una contesa tra le due troupe che stavano girando nella zona, in contemporanea, i film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” e “Novecento”. Una data (e una sfida) che assume un significato particolare nel mondo della cultura.