Festival

“CORTO FICTION” NEL RESOCONTO DI UN ASSIDUO SPETTATORE

di Giorgio Ricci

Essere a Chianciano Terme per Corto Fiction e’ come immergersi in un oasi di pace e tranquillità: in tutti i sensi.

L’ atmosfera di serenità che si respira all’interno delle Terme dell’Acqua Santa, immersi da piante secolari, in un silenzio surreale animato da persone che sembrano emerse dal passato, in compagnia di autori  di cortometraggi, parlando di attività cinematografica, di idee, di fantasia, di sentimenti, di autori e trovarsi in accordo nell’essere soddisfatti di quel poco che possediamo di attrezzature, non la trovo da nessun’altra parte, E dire che di festival ne ho visti negli ultimi decenni di attività!

E’ la 24^ volta che vengo da queste parte, la prima volta è stata all’ultima edizione del Festival di Bettolle nel 2000 e mancando a Chianciano solo nel 2010 quando ero ricoverato in ospedale e  sono sempre più convinto che ciò che mi attrae  è anche ciò che vedo sullo schermo durante lo svolgimento del Festival. Perché i corti selezionati contribuiscono sempre a creare quella serenità della quale ho parlato poco fa.

In passato, interpellato sull’argomento, ho definito il Corto Fiction come un momento in cui si coltivano i buoni pensieri. E questo accade tutti gli anni ed è quindi evidente che la scelta della direzione artistica è quella di selezionare cortometraggi che trattino un tema, cosa rarissima di questi tempi in cui la descrizione del nulla sta dominando, e i temi non sono altro che dei buoni esempi di vita quotidiana, e Dio sa quanto ne abbiano bisogno!

E anche quest’anno, per la 24^ edizione  tutto si è ripetuto: tanta serenità e il piacere di essere presenti.

Anche il Salotto FEDIC, rigorosamente il sabato mattina alle undici, è stato costruttivo: è emersa la necessità da parte di alcuni di dare spazio al documentario ed è stata suggerita l’idea di invitare i festival organizzati da soci della FEDIC a creare una sezione appositamente dedicata a questa espressione. L’ idea condivisa da molti dei presenti e speriamo che trovi accoglimento soprattutto al Festival organizzato dalla nostra Federazione.

I complimenti quindi agli organizzatori sempre gentili e ospitali al punto di farxci sentire a casa nostra.

 

CORTO FICTION 2024 VISTO DALLA DIREZIONE ARTISTICA

di Lauro Crociani e Cristiana Vitalesta

Grande 24° Corto Fiction, diciassette persone ben affiatate di Immagini e Suono hanno dato vita ad un evento riuscito in pieno. Venticinque cortometraggi sono stati selezionati e premiati nel completo interesse se non quello di dare al pubblico: il Bello, il Giusto e l’Utile.

Il salotto Fedic si è svolto il sabato mattina e ha vissuto un’ora di un confronto pacato. Un simpatico siparietto è stato quando con educata insistenza veniva chiesto a Lauro Crociani (direzione artistica e organizzativa) di riflettere ad aprire al documentario. Emilio Mandarino, che è uno dei fondatori del Corto Fiction nel 2000, ha spiegato in maniera molto esplicita la scelta originaria del festival (FICTION). Insomma, in casa della fiction, è stato come veder entrare gli ospiti in un campo di calcio e chiedere di introdurre anche il pallone da rugby. Un cambiamento, vista una situazione nazionale, ci potrà essere e verrà annunciato.

Tra le cinque opere proiettate Venerdì sera ha vinto il premio del pubblico “Acquario” di Gianluca Zonta, un lavoro ironico e sarcastico su cosa sarà l’intelligenza artificiale, corto che ha vinto anche il Premio Sociale.

Nelle altre cinque opere proiettate del sabato pomeriggio il pubblico votante ha indicato come vincitore “A passo due” di Roberto Marra, corto che si era aggiudicato il Premio Tema Libero, opera di straordinaria bellezza e sensibilità. Bella sorpresa in Sala Fellini dove a Pietro De Silva protagonista in “A passo due” è stato consegnato il Premio quale miglior attore.

Una peculiarità è stata “Uno di fronte all’altro” di Barbara Patarini aggiudicatasi il Premio Spirituale, sezione che in Italia ha quasi solo Corto Fiction in Italia, il Direttore Artistico Lauro Crociani durante la consegna ha voluto esprimere l’importanza dell’Acqua santa vero oro per la cittadina termale.

Il festival ha visto la Sala Fellini piena di spettatori e come sempre godere di un ampio gradimento, anche da parte delle Autorità locali, e questo fa sperare per il futuro Immagini e Suono che organizza la manifestazione, il prossimo anno sarà il venticinquennale.

Ecco i premiati:

Cuore di carta 4’ Sebastiano Tabucchi  Tema Comico

Io ci sarò 13’ Kevin Vescera Premio Cavallo Alato

L’acquario 14’  Gianluca Zonta Premio Tema Sociale

Legittima omertà  3’ Antonio Malfitano Premio Miglior Cortissimo

Tiwst 15’  Daniele Catini  Premio Miglior Soggetto Originale

Sette secondi 13’ Filippo Susinno  Premio della critica

L’americano 3’ Tino Dell’Erba   Premio Miglior Fedic

Giovedi sera 10’ Lorenzo Santoni    Miglior Comedy

Uno di fronte all’altro 11’ Barbara Patarini Tema Spirituale

A passo due 14’ Roberto Marra Tema Libero