ANCORA UNA MOSTRA DI SUCCESSO QUELLA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
di Paolo Micalizzi
Ciak, l’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si è conclusa con grande successo di presenze. Il “Leone d’Oro” è stato attribuito dalla Giuria, presieduta dall’attrice Isabelle Huppert e della quale faceva parte il regista italiano Giuseppe Tornatore, al film di Pedro Almodovar “La stanza accanto” incentrato sul tema dell’eutanasia. Racconta infatti il diritto di morire serenamente.
“Vermiglio” di Maura Del Pero che ha avuto il “Leone d’Argento, Gran Premio della Giuria”; “The Brutalist” si è accaparrato il “Leone d’Argento, Premio per la miglior regia”: “Babygirl” è valso a Nicole Kidman la Coppa Volpi per la miglior attrice e Vincent Lindon è stato premiato come migliore attore per il film “Jouer avec le Feu”. Il film di Valter Salles è stato premiato per la migliore sceneggiatura. Nel presentare la Mostra il
Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il Direttore della Mostra Alberto Barbera hanno dichiarato che sarebbe stata un momento imprescindibile per l’industria internazionale del cinema e per l’irresistibile fabbrica della fantasia cui tutti, da spettatori attivi, attingiamo nella scena della vita(Buttafuoco) e una formidabile occasione, in generale, di riflessione e specchiamento dei temi afferenti all’umano , in particolare, uno specchio dei problemi della contemporaneità, una finestra spalancata sui conflitti continui, le irrisolte contraddizioni, gli scontri insorgenti e le tragedie inattese che incombono sul martoriato pianeta, secondo Barbera, che avvertiva anche che ci sarebbero stati, e non è stata una delusione, film della durata( anche di circa tre ore) e delle convenzioni narrative tradizionali. E che saremmo stati, come in effetti è avvenuto, in compagnia di molti film che già incuriosivano , soprattutto, per i loro contenuti. L’apertura della Mostra, è avvenuta Mercoledì 28 agosto con “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton con protagonista Michael Keaton e nel cast anche Monica Bellucci da qualche tempo sua compagna nella vita.
Un film presentato in Anteprima “Fuori Concorso” in cui ritorna uno dei personaggi più iconici del cinema visionario di Tim Burton. In pre-apertura della Mostra(martedì sera, ore 20.30) in Sala Darsena un “classico italiano” restaurato, “L’oro di Napoli”(1954) di Vittorio De Sica con la “pizzaiola” Sophia Loren , un sorprendente Vittorio De Sica e personaggi di grande carisma come Silvana Mangano: il tutto tratto dai racconti di Giuseppe Marotta.
E nei “ classici” abbiamo trovato anche “La notte”(1961) di Michelangelo Antonioni che ha reso omaggio nel centenario della nascita al mitico Marcello Mastroianni e ci ha riportato alla mente due grandi Stelle dello schermo come Jeanne Moreau e Monica Vitti. In programma anche ”Ecce Bombo” che nel 1978 ha segnato l’esordio nel cinema di Nanni Moretti dopo il film sperimentale in Super8 “Io sono un autarchico”(1976). Ed “Ecce bombo” è stato il vincitore della Sezione “Classici restaurati”.
In competizione abbiamo trovato alla Mostra ben cinque film italiani. Luca Guadagnino ha portato “”Queer”, tratto dal romanzo di William Bourroughs, in cui, come annunciato dal regista vi sono state numerose scene di sesso; di Gianni Amelio è “Campo di battaglia”, ambientato durante il primo conflitto mondiale in cui vi è stato un massacro di soldati e la pandemia di Spagnola: tra gli interpreti principali Alessandro Borghi. Oltre a “Vermiglio” in competizione anche “Diva futura” di Giulia Louise Steigerwalt sul pioniere del porno italiano Riccardo Schicchi. Ma il cinema italiano è stato ben rappresentato con oltre 15 film. Segnaliamo “Fuori Concorso” il film di Pupi Avati “L’orto americano”, tratto da un suo romanzo, le cui riprese sono avvenute anche a Ferrara e nel Delta del Po: racconta di un’aspirante scrittore che nella Bologna degli anni ’40 s’innamora di un’ausiliaria statunitense.
Nel cast anche Chiara Caselli, Roberto De Francesco e Rita Tushingham che riporta la memoria del cinefilo a film come “Sapore di miele”(1961) di Tony Richardson e “Dottor Zivago”(1965) di David Lean. Occhio anche a “Leopardi- Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini e a “Bestiari, erbari, lapidari” di Massimo D’Anolfi e Marina Parenti, due documentaristi che si muovono fra specie animali, vegetali e rocciose. Vi sono stati anche i mediometraggi di Marco Bellocchio e Alice Rohwacher. La Mostra quest’anno è stata piena di Divi, un glamour che non guasta e che attira sempre moltissimo pubblico. Oltre la già citata Monica Bellucci, ci sono stati l’attore del film di Guadagnino Daniel Craig in versione gay, Angelina Jolie in quello della Callas, Joaquin Phoenix (Joker) affiancato da Lady Gaga nel film “Joker: Folie à Deux”, Nicole Kidman e Antonio Banderas, interpreti di “Babygirl”. E ,ovviamente, tanti attori/attrici italiane.
Spiccava anche la presenza di Sigourney Weaver per ritirare il “Leone d’Oro” alla carriera. Novità di quest’anno, le Masterclass della Mostra che ha visto protagonisti Peter Weir, Ethan Hawke, la già citata Sigourney Weaver e Pupi Avati ma anche le Conversazioni tra Nicola Piovani e Cristina Comencini, Claude Lelouch e Barbara Pravi, Richard Gere e Mario Cordova. Ma c’è stato tanto altro ancora. Una grande festa per il cinefilo e per il pubblico.
FORUM E PREMIO FEDIC ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2024
di Paolo Micalizzi
Come segnalato anche da Lorenzo Caravello nella sua “Lettera del Presidente” il Forum FEDIC alla Mostra di Venezia 2024 ha avuto molto successo con la partecipazione in sala (Spazio Incontri Venice Production Bridge, 3°piano Hotel Excelsior) di circa 140 persone ed una nutrita partecipazione della recente produzione degli autori FEDIC: 21 trailer in rappresentanza dei Cineclub associati. Segno che sempre più sentita è la partecipazione di chi vuol far conoscere le opere che realizza e di chi vuole essere a conoscenza delle attività produttive della Fedic che può rilevare sia al Forum di Venezia che al Festival Italia Film Fedic di Montecatini. In allegato pubblichiamo il Programma del Forum FEDIC aggiornato rispetto a quello che era stato diffuso in previsione dell’evento veneziano. Pubblichiamo anche il Verbale delle due Giurie del Premio FEDIC scaturito dopo ampia discussione fra i giurati. La scelta non era facile come si è poi rivelato nelle riunioni di entrambi le Giurie, ma la professionalità di tutti e l’esperienza di alcuni membri hanno fatto sì che il risultato fosse condiviso da tutti. Pubblichiamo anche la testimonianza delle allieve Alice Sabbadini e Lydia D’Addario, allieve della Scuola Florestano Vancini di Ferrara chiamate a far parte della Giuria dei Cortometraggi del Premio Fedic.
Grazie a tutti da parte mia e della FEDIC.
Premio Collaterale
PREMIO FEDIC
La Giuria del Premio FEDIC(Federazione Italiana dei Cineclub), giunto alla 32.esima edizione, presieduta da Ferruccio Gard e composta da Marco Asunis, Ugo Baistrocchi, Alfredo Baldi, Massimo Caminiti, John Mauro Capece, Corinna Coroneo, Carlo Gentile, Orazio Leotta, Joao Paulo Macedo, Laura Mare, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Elisabetta Randaccio e Manuela Rima ha attribuito il Premio FEDIC destinato “all’opera che meglio riflette l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore” al film
VITTORIA
di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
(Sezione Orizzzonti Extra)
con la seguente motivazione: “Tratto da una storia vera, la vicenda umanamente intensa e toccante pone due genitori con tre figli a scegliere fra affetto e realismo, fra la difesa dell’armonia della famiglia e del matrimonio o l’ascolto di un sogno che invita la mamma ad adottare una bambina”.
La Giuria assegna inoltre una Menzione Speciale FEDIC al film
FAMILIA
di Francesco Costabile
(Sezione Orizzonti)
con la seguente motivazione: “Familia senza la G, dal latino “famulus”, la casa di padroni e servi, come quella abitata da un uomo violento e dalla moglie e due figli. Un convincente film, severa denuncia del patriarcato , in un toccante percorso tra malvagità, orrore e tentata rinascita della famiglia”
La Giuria del Cortometraggio presieduta da Carlo Griseri e composta da Giulia Bertoletti, Lydia D’Addario, Laura Forcella Iascone, Luigi La Monica, Davide Magnisi, Michela Manente, Alice Sabbadini Antonella Santarelli, Tiziana Spadaro e Massimo Spiga attribuisce poi una Menzione FEDIC per il miglior cortometraggio a
PLAYING GOD
di Matteo Burani
(Sezione SIC – Settimana Internazionale della Critica)
Perché trattasi di “Un corto dalla qualità estetica eccellente, che trova la forma perfetta per raccontare, non senza ironia, la tematica esistenziale della condizione umana. Il regista usa la tecnica in modo originale, arrivando sottopelle al pubblico, trasmettendo il dolore dell’incompiutezza, della ricerca di una impossibile perfezione”
La premiazione ha avuto luogo Venerdì 6 Settembre alle ore 15 presso la Casa della Critica in Via San Giovanni D’Acri, 24 del Lido di Venezia.
TESTIMONIANZA DI ALICE SABBADINI E LYDIA D’ADDARIO
Grazie alla nostra Accademia di cinema, abbiamo avuto l’opportunità unica di partecipare al Festival del Cinema di Venezia come membri della giuria dei cortometraggi. Entrambe con la passione del cinema e dell’arte, ci siamo ritrovate a ricoprire un ruolo di grande responsabilità, e con esso è arrivata una sensazione di profonda gratitudine. Essere parte di un evento così importante, in una città che rappresenta la bellezza e la cultura, ci ha fatto sentire non solo felici, ma anche consapevoli del privilegio che stavamo vivendo. Partecipare alla giuria dei cortometraggi al Festival di Venezia è stata un’esperienza straordinaria che porteremo con noi per sempre. L’opportunità di essere immerse in un contesto così stimolante e prestigioso ci ha permesso di entrare in contatto con persone straordinarie che hanno arricchito il nostro bagaglio umano e professionale. Durante questi giorni intensi abbiamo avuto il privilegio di discutere di cinema con professionisti del settore e di conoscere artisti, registi e critici con cui abbiamo condiviso idee e passioni.
Molti di loro ci hanno dato consigli preziosi, che porteremo con noi nel nostro futuro professionale. Ciò che ci ha colpito di più è stata la generosità e la disponibilità di queste persone, pronte a guidarci con suggerimenti sinceri e stimolanti. Un ringraziamento speciale va al signor Paolo, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Grazie per averci dato l’opportunità di far parte di questa esperienza unica. Questa esperienza ci ha ispirato e ci ha dato una prospettiva nuova sul mondo del cinema, lasciandoci ancora più motivate a seguire i nostri sogni e le nostre ambizioni. Sappiamo che questa è solo una tappa, ma è una tappa che ci ha arricchite come poche altre esperienze nella nostra vita.